Padiglione Svizzera alla 18. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia
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Tra i nostri lavori per la 18. Mostra Internazionale di Architettura de La Biennale di Venezia, The laboratory of the Future, figura anche il Padiglione Svizzera, affidato all’artista Karin Sander e allo storico dell’arte Philip Ursprung, professori presso ETH di Zurigo.
Intitolato Neighbours, il progetto è dedicato alla vicinanza spaziale e progettuale tra il Padiglione svizzero e l’adiacente Padiglione venezuelano, uniti anche dal legame professionale tra i rispettivi architetti, lo svizzero Bruno Giacometti e l’italiano Carlo Scarpa. Ripensando i due ambienti come una continuità spaziale, i curatori scelgono così di esporre il padiglione, superando i rispettivi confini dei padiglioni mediante mezzi artistici e trasformando l’architettura stessa, i suoi materiali e le sue relazioni spaziali nella mostra stessa.
Nella sala principale, un tappeto presenta così le due planimetrie temporanee, mentre un’apertura temporanea nel recinto di mattoni rende il visibile il collegamento tra i due padiglioni, sottolineato anche dalla temporanea rimozione delle recinzioni in ferro che delimitano le aperture del padiglione svizzero. L’intervento invita così a una conversazione aperta tra arte e architettura, esplorandone i confini.
Photo by:
Andrea Avezzù
Matteo de Mayda
Jacopo Salvi
Marco Zorzanello
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La prima mostra allestita da Tosetto nel 2020 si intitola “Verso sera a Venezia” e raccoglie le opere pittoriche e scultoree inedite dedicate alla città di Venezia dall’artista veronese Antonio Amodio. Nella straordinaria cornice di Palazzo Ferro Fini (VE), lo stile pittorico essenziale e immediato di Amodio racconta, attraverso dei tratti rapidi e incisivi, una …
Tosetto Allestimenti ha curato l’allestimento per il 7. Carnevale Internazionale dei Ragazzi della Biennale di Venezia che ha inaugurato sabato 30 gennaio 2016.
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Padiglione Svizzera alla 18. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia
Tra i nostri lavori per la 18. Mostra Internazionale di Architettura de La Biennale di Venezia, The laboratory of the Future, figura anche il Padiglione Svizzera, affidato all’artista Karin Sander e allo storico dell’arte Philip Ursprung, professori presso ETH di Zurigo.
Intitolato Neighbours, il progetto è dedicato alla vicinanza spaziale e progettuale tra il Padiglione svizzero e l’adiacente Padiglione venezuelano, uniti anche dal legame professionale tra i rispettivi architetti, lo svizzero Bruno Giacometti e l’italiano Carlo Scarpa. Ripensando i due ambienti come una continuità spaziale, i curatori scelgono così di esporre il padiglione, superando i rispettivi confini dei padiglioni mediante mezzi artistici e trasformando l’architettura stessa, i suoi materiali e le sue relazioni spaziali nella mostra stessa.
Nella sala principale, un tappeto presenta così le due planimetrie temporanee, mentre un’apertura temporanea nel recinto di mattoni rende il visibile il collegamento tra i due padiglioni, sottolineato anche dalla temporanea rimozione delle recinzioni in ferro che delimitano le aperture del padiglione svizzero. L’intervento invita così a una conversazione aperta tra arte e architettura, esplorandone i confini.
Photo by:
Andrea Avezzù
Matteo de Mayda
Jacopo Salvi
Marco Zorzanello
Courtesy: La Biennale di Venezia
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