Le installazioni più celebrate “Made by Tosetto” per la Biennale di Venezia
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Tosetto vanta l’allestimento di numerose edizioni dellaBiennalee la conclusione di questa, una delle più visitate di sempre, ci offre l’occasione di ripercorrere alcune delle installazioni più scenografiche e premiate che abbiamo costruito ed installato negli anni e di cui andiamo fieri.
Tra le più premiate, sicuramente “Breaking the Siege” (Padiglione Centrale, Giardini) l’opera di Gabinete de Arquitectura (Solano Benítez; Gloria Cabral; Solanito Benitez), un’emozionante volta leggera, di sapore gotico, realizzata con materiali poveri e vincitrice nel 2016 del Leone d’oro per il miglior partecipante alla 15. Mostra Internazionale di Architettura “REPORTING FROM THE FRONT”. La sua installazione è stata davvero imponente ed è stata resa possibile grazie ad un sistema di nervaturecostruito con mattoni e malta.
Dell’edizione del 2009 della Biennale Arte ricordiamo, invece, l’allestimento della spettacolare installazione fabbricata con migliaia di cavi elastici ”Galaxies Forming Along Filaments, Like Droplets Along the Strands of a Spider’s Web” dell’artista italo-argentino Tomas Saraceno, che ricreava in larga scala la tela di un ragno, rappresentazione dell’origine dell’universo.
Mentre dell’edizione 2008 della Biennale Architettura citiamo il magnifico allestimento dell’installazione site specific di Frank Gehry “Ungapatchket”, premiato con il Leone d’Oro alla carriera, che raffigurava un lavoro in progress, un albergo a Mosca, attraverso un modello in grande scala esposto per tutte la durata dell’Esposizione. Un’opera davvero maestosa, anche nella sua fabbricazione, che ha consentito ai visitatori di entrare nel mondo della “costruzione”.
Immagini: “Breaking the Siege”, Gabinete de Arquitectura ”Galaxies Forming Along Filaments, Like Droplets Along the Strands of a Spider’s Web”, Tomas Saraceno “Ungapatchket”, Frank Gehry
Il 17 marzo è stata inaugurata al Castello di Miramare di Trieste la mostra Dagli Uffizi a Miramare. La Madonna delle Rose e le collezioni degli Asburgo tra Vienna e Firenze, curata da Alice Cavinato e Fabio Tonzar insieme ad Andreina Contessa, direttrice del Museo e del Parco del Castello di Miramare. Un inedito sodalizio …
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Le installazioni più celebrate “Made by Tosetto” per la Biennale di Venezia
Tosetto vanta l’allestimento di numerose edizioni della Biennale e la conclusione di questa, una delle più visitate di sempre, ci offre l’occasione di ripercorrere alcune delle installazioni più scenografiche e premiate che abbiamo costruito ed installato negli anni e di cui andiamo fieri.
Tra le più premiate, sicuramente “Breaking the Siege” (Padiglione Centrale, Giardini) l’opera di Gabinete de Arquitectura (Solano Benítez; Gloria Cabral; Solanito Benitez), un’emozionante volta leggera, di sapore gotico, realizzata con materiali poveri e vincitrice nel 2016 del Leone d’oro per il miglior partecipante alla 15. Mostra Internazionale di Architettura “REPORTING FROM THE FRONT”. La sua installazione è stata davvero imponente ed è stata resa possibile grazie ad un sistema di nervature costruito con mattoni e malta.
Dell’edizione del 2009 della Biennale Arte ricordiamo, invece, l’allestimento della spettacolare installazione fabbricata con migliaia di cavi elastici ”Galaxies Forming Along Filaments, Like Droplets Along the Strands of a Spider’s Web” dell’artista italo-argentino Tomas Saraceno, che ricreava in larga scala la tela di un ragno, rappresentazione dell’origine dell’universo.
Mentre dell’edizione 2008 della Biennale Architettura citiamo il magnifico allestimento dell’installazione site specific di Frank Gehry “Ungapatchket”, premiato con il Leone d’Oro alla carriera, che raffigurava un lavoro in progress, un albergo a Mosca, attraverso un modello in grande scala esposto per tutte la durata dell’Esposizione. Un’opera davvero maestosa, anche nella sua fabbricazione, che ha consentito ai visitatori di entrare nel mondo della “costruzione”.
Immagini:
“Breaking the Siege”, Gabinete de Arquitectura
”Galaxies Forming Along Filaments, Like Droplets Along the Strands of a Spider’s Web”, Tomas Saraceno
“Ungapatchket”, Frank Gehry
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