Impatto dell’allestimento su visitatori di mostre e musei
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L’applicazione della multimedialità è diventata un mezzo sempre più utilizzato da musei, fondazioni e gallerie per instaurare uno stretto dialogo tra la struttura e l’oggetto esposto da un lato ed il visitatore dall’altro.
Gli allestimenti che ci richiede il mercato oggi sono delle vere e proprie installazioni interattive, dove la visita stessa viene modellata attraverso modalità di fruizione dinamiche e coinvolgenti.
L’Italia è uno dei paesi all’avanguardia nella creazione di percorsi artistici multimediali. Non solo spazi virtuali (come il Google Art Project di cui Tosetto ha allestito a Ca’ Giustinian, Venezia, lo spazio interattivo dimostrativo per visitare online la Biennale Arte 2015), ma anche fisici, pensati per coinvolgere il visitatore in prima persona attraverso allestimenti che diventano percorsi espositivi corredati da installazioni multimediali, consentendo ai visitatori di immergersi nel contesto circostante.
Tra le nuove tecnologie più apprezzate, l’innovativa Sensory4 che, grazie ad oltre 40 proiettori ad alta definizione, una grafica multicanale e un suono surround, riesce a ricreare scenari evocativi a 360° proiettando immagini in ogni superficie. Pareti, colonne, soffitti e persino i pavimenti diventano così “supporti” per “le opere” che offrono al visitatore l’emozione di un viaggio incredibile dentro all’esposizione.
E’ soprattutto grazie a questi cambiamenti in atto che la figura professionale dell’allestitore sta cambiando profondamente, diventando sempre più centrale per la realizzazione di un percorso espositivo di successo.
Per gestire efficacemente un progetto di ristrutturazione è necessario valutare attentamente una serie di passaggi fondamentali che ne determinano la resa finale.
Il settore del Contract ha visto nel 2016 un incremento della domanda di progetti di pregio non solo nel settore alberghiero, ma anche residenziale e commerciale.
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Impatto dell’allestimento su visitatori di mostre e musei
L’applicazione della multimedialità è diventata un mezzo sempre più utilizzato da musei, fondazioni e gallerie per instaurare uno stretto dialogo tra la struttura e l’oggetto esposto da un lato ed il visitatore dall’altro.
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L’Italia è uno dei paesi all’avanguardia nella creazione di percorsi artistici multimediali. Non solo spazi virtuali (come il Google Art Project di cui Tosetto ha allestito a Ca’ Giustinian, Venezia, lo spazio interattivo dimostrativo per visitare online la Biennale Arte 2015), ma anche fisici, pensati per coinvolgere il visitatore in prima persona attraverso allestimenti che diventano percorsi espositivi corredati da installazioni multimediali, consentendo ai visitatori di immergersi nel contesto circostante.
Tra le nuove tecnologie più apprezzate, l’innovativa Sensory4 che, grazie ad oltre 40 proiettori ad alta definizione, una grafica multicanale e un suono surround, riesce a ricreare scenari evocativi a 360° proiettando immagini in ogni superficie. Pareti, colonne, soffitti e persino i pavimenti diventano così “supporti” per “le opere” che offrono al visitatore l’emozione di un viaggio incredibile dentro all’esposizione.
E’ soprattutto grazie a questi cambiamenti in atto che la figura professionale dell’allestitore sta cambiando profondamente, diventando sempre più centrale per la realizzazione di un percorso espositivo di successo.
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