Negli ultimi anni abbiamo assistito a una vera e propria evoluzione degli allestimenti fieristici. Vediamo perché.
Inizialmente identificato con una semplice struttura concepita per la promozione di prodotti, oggi lo stand fieristico, grazie all’apporto di moderne tecnologie e design è diventato una vera e propria opera architettonica. Soluzioni e ambientazioni di gran lunga più complesse hanno dato vita a un nuovo modello di allestimento fieristico votato all’innovazione.
Le fiere oggi non sono più soltanto dei luoghi dove si chiudono grandi commesse, ma delle occasioni per comunicare l’essenza dell’azienda con l’obiettivo di instaurare un rapporto con il visitatore attirandolo verso il proprio stand. E’ la vetrina principe aziendale, il luogo in cui si incontrano clienti, partner, giornalisti e persone influenti nel settore. Mentre negli anni Ottanta l’80% degli stand utilizzati dalle aziende erano modulari e solo il 20% personalizzati, oggi siamo giunti a un’inversione completa nella visione dello stand fieristico con un 90% di allestimenti personalizzati e solo il 10% preallestiti.
L’utilizzo di materiali evoluti e tecnologie audio, luci, e olfattive rendono lo stand un vero e proprio percorso emozionale dove interattività e poli-sensorialità sono gli ingredienti-chiave in questa nuova concezione fieristica: si pensi ad esempio all’utilizzo sempre più frequente di pavimenti che mutano al passaggio delle persone, tecnologie di interazione touch-based o touchless, e ai percorsi immersivi multi-sensoriali.
Gli allestimenti fieristici negli ultimi anni sono passati dall’essere una vetrina di prodotto a divenire un ambiente in cui far vivere al visitatore un’esperienza multisensoriale.
Musei e mostre stanno diventando sempre più coinvolgenti, un trend molto apprezzato dal consumatore finale come confermano le ultime statistiche che ci parlano di un crescente successo di pubblico
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Evoluzione degli stand fieristici
Negli ultimi anni abbiamo assistito a una vera e propria evoluzione degli allestimenti fieristici. Vediamo perché.
Inizialmente identificato con una semplice struttura concepita per la promozione di prodotti, oggi lo stand fieristico, grazie all’apporto di moderne tecnologie e design è diventato una vera e propria opera architettonica. Soluzioni e ambientazioni di gran lunga più complesse hanno dato vita a un nuovo modello di allestimento fieristico votato all’innovazione.
Le fiere oggi non sono più soltanto dei luoghi dove si chiudono grandi commesse, ma delle occasioni per comunicare l’essenza dell’azienda con l’obiettivo di instaurare un rapporto con il visitatore attirandolo verso il proprio stand. E’ la vetrina principe aziendale, il luogo in cui si incontrano clienti, partner, giornalisti e persone influenti nel settore. Mentre negli anni Ottanta l’80% degli stand utilizzati dalle aziende erano modulari e solo il 20% personalizzati, oggi siamo giunti a un’inversione completa nella visione dello stand fieristico con un 90% di allestimenti personalizzati e solo il 10% preallestiti.
L’utilizzo di materiali evoluti e tecnologie audio, luci, e olfattive rendono lo stand un vero e proprio percorso emozionale dove interattività e poli-sensorialità sono gli ingredienti-chiave in questa nuova concezione fieristica: si pensi ad esempio all’utilizzo sempre più frequente di pavimenti che mutano al passaggio delle persone, tecnologie di interazione touch-based o touchless, e ai percorsi immersivi multi-sensoriali.
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