Come conquistare i visitatori di mostre e musei con l’allestimento
By
Musei e mostre stanno diventando sempre più coinvolgenti, un trend molto apprezzato dal consumatore finale come confermano le ultime statistiche che ci parlano di un crescente successo di pubblico. Anche se questa tematica sembra interessare principalmente l’integrazione tra percorsi museali tradizionali e servizi high-tech come multimedialità, la creazione di video-giochi immersivi e la realtà aumentata, sono molti altri i settori interessati dalla recente ondata di “innovazione”, soprattutto in tema di allestimento.
Tra gli esempi di successo, si può sicuramente citare la riorganizzazione dello storytelling delle opere esposte in una direzione maggiormente targetizzata ed emozionale. L’Accademia di Brera a Milano, per esempio, ha ridisegnato le didascalie delle opere offrendo diverse letture a seconda del target, ovvero esperti, famiglie e ragazzi, e ha lanciato dei tour “esperienziali” che comprendono le visite (e quindi l’allestimento) anche di depositi e laboratori di restauro; iniziative che hanno registrato un grande successo.
Un altro trend sembra essere quello di porre i musei al centro di progetti di integrazione sociale volti a creare valore per il territorio circostante e la comunità. Esempio di iniziative di successo in tal senso sono il MoMA di San Francisco o il V&A di Londra che hanno dato vita alla creazione di “piazze aperte”, non legate all’acquisto del biglietto, che possano diventare punto di ritrovo per ragazzi, famiglie e studenti del quartiere. Tale ruolo nello sviluppo sostenibile della città fa si che anche materiali e tecniche di costruzione assumano un ruolo centrale nella creazione di una mostra in favore di eco-sostenibilità e miglioramento della qualità della vita delle generazioni future.
Un cambio di passo nella definizione dell’offerta culturale di musei e mostre che implica anche un crescente dialogo tra organizzatori, curatori, mediatori culturali e società di allestimento che sono chiamati a gestire progetti sempre più complessi e a dover conoscere ambiti, come quello dei social network digitali, delle politiche sociali locali o della realtà aumentata, sino a poco tempo fa “sconosciuti” in ambito museale.
Cover image concessa da Museo Corporea e Studio GrisDainese.
Fonte e per approfondire: Design At Large, Laura Traldi
Il segmento del contract è diventato negli ultimi anni un comparto sempre più attrattivo per le aziende italiane che stanno cercando nuove opportunità e possono offrire competitività sul mercato.
Un bell’allestimento gioca un ruolo fondamentale nella fruizione di qualsiasi percorso artistico, contribuendo in modo importante alla creazione di senso e di valore per il visitatore.
Per offrirti la migliore esperienza di navigazione possibile nel nostro sito Web utilizziamo cookie, anche di terza parte. OKCookies policy
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
Come conquistare i visitatori di mostre e musei con l’allestimento
Musei e mostre stanno diventando sempre più coinvolgenti, un trend molto apprezzato dal consumatore finale come confermano le ultime statistiche che ci parlano di un crescente successo di pubblico. Anche se questa tematica sembra interessare principalmente l’integrazione tra percorsi museali tradizionali e servizi high-tech come multimedialità, la creazione di video-giochi immersivi e la realtà aumentata, sono molti altri i settori interessati dalla recente ondata di “innovazione”, soprattutto in tema di allestimento.
Tra gli esempi di successo, si può sicuramente citare la riorganizzazione dello storytelling delle opere esposte in una direzione maggiormente targetizzata ed emozionale. L’Accademia di Brera a Milano, per esempio, ha ridisegnato le didascalie delle opere offrendo diverse letture a seconda del target, ovvero esperti, famiglie e ragazzi, e ha lanciato dei tour “esperienziali” che comprendono le visite (e quindi l’allestimento) anche di depositi e laboratori di restauro; iniziative che hanno registrato un grande successo.
Un altro trend sembra essere quello di porre i musei al centro di progetti di integrazione sociale volti a creare valore per il territorio circostante e la comunità. Esempio di iniziative di successo in tal senso sono il MoMA di San Francisco o il V&A di Londra che hanno dato vita alla creazione di “piazze aperte”, non legate all’acquisto del biglietto, che possano diventare punto di ritrovo per ragazzi, famiglie e studenti del quartiere. Tale ruolo nello sviluppo sostenibile della città fa si che anche materiali e tecniche di costruzione assumano un ruolo centrale nella creazione di una mostra in favore di eco-sostenibilità e miglioramento della qualità della vita delle generazioni future.
Un cambio di passo nella definizione dell’offerta culturale di musei e mostre che implica anche un crescente dialogo tra organizzatori, curatori, mediatori culturali e società di allestimento che sono chiamati a gestire progetti sempre più complessi e a dover conoscere ambiti, come quello dei social network digitali, delle politiche sociali locali o della realtà aumentata, sino a poco tempo fa “sconosciuti” in ambito museale.
Cover image concessa da Museo Corporea e Studio GrisDainese.
Fonte e per approfondire: Design At Large, Laura Traldi
Related Posts
Il Contract non è soltanto un progetto “chiavi in mano”
Il segmento del contract è diventato negli ultimi anni un comparto sempre più attrattivo per le aziende italiane che stanno cercando nuove opportunità e possono offrire competitività sul mercato.
Emozionare il visitatore, l’arte attraverso l’allestimento
Un bell’allestimento gioca un ruolo fondamentale nella fruizione di qualsiasi percorso artistico, contribuendo in modo importante alla creazione di senso e di valore per il visitatore.
Quando l’arredamento parla della tua azienda
Il settore dell’arredamento degli spazi di lavoro negli ultimi anni ha registrato un’importante crescita grazie ad un ritorno agli investimenti