Il 26 marzo ha inaugurato a Palazzo Ducale a Venezia la mostra Anselm Kiefer. Questi scritti, quando verranno bruciati, daranno finalmente un po’ di luce (Andrea Emo), curata da Gabriella Belli e Janne Sirén e che chiude le celebrazioni della Fondazione Musei Civici per i 1600 anni dalla fondazione di Venezia.
In uno degli spazi più importanti del Palazzo, la Sala dello Scrutinio, Anselm Kiefer espone una serie di opere site-specific in aperto dialogo con le trentatré tele monumentali del soffitto e con l’intero ciclo decorativo di Palazzo Ducale, che include opere di Bellini, Tiziano e Veronese: Kiefer riflette così sul ruolo di Venezia nella storia, ma soprattutto sulla natura dell’arte contemporanea e sul rapporto che essa intesse con i temi che attraversano la contemporaneità.
La mostra prosegue inoltre le riflessioni dell’artista sulla distruzione come parte necessaria per la creazione di nuove esperienze, riprendendo anche nel titolo il pensiero del filosofo veneziano Andrea Emo: nati quasi come esito dell’incendio che nel 1977 bruciò l’intera decorazione della sala, i dipinti sono infatti a loro volta destinati a scomparire al termine dell’installazione, in una metafora che riporta in superficie l’oscura stratificazione di miti millenari.
Il team Tosetto si è occupato dell’intero allestimento della mostra, con una pianificazione peculiare per porre opere di notevoli dimensioni in un contesto delicato come Palazzo Ducale: una sfida appassionante, che richiedeva di ideare un percorso che mettesse in evidenza la capacità di un luogo di memoria di generare dialoghi nuovi e di essere anche centro di cultura viva.
In occasione della 57. Esposizione Internazionale d’Arte, Biennale di Venezia curata da Christine Macel e inaugurata lo scorso 13 maggio, Tosetto è presente in Laguna con vari progetti di allestimento
La prima mostra allestita da Tosetto nel 2020 si intitola “Verso sera a Venezia” e raccoglie le opere pittoriche e scultoree inedite dedicate alla città di Venezia dall’artista veronese Antonio Amodio. Nella straordinaria cornice di Palazzo Ferro Fini (VE), lo stile pittorico essenziale e immediato di Amodio racconta, attraverso dei tratti rapidi e incisivi, una …
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Anselm Kiefer – Palazzo Ducale
Il 26 marzo ha inaugurato a Palazzo Ducale a Venezia la mostra Anselm Kiefer. Questi scritti, quando verranno bruciati, daranno finalmente un po’ di luce (Andrea Emo), curata da Gabriella Belli e Janne Sirén e che chiude le celebrazioni della Fondazione Musei Civici per i 1600 anni dalla fondazione di Venezia.
In uno degli spazi più importanti del Palazzo, la Sala dello Scrutinio, Anselm Kiefer espone una serie di opere site-specific in aperto dialogo con le trentatré tele monumentali del soffitto e con l’intero ciclo decorativo di Palazzo Ducale, che include opere di Bellini, Tiziano e Veronese: Kiefer riflette così sul ruolo di Venezia nella storia, ma soprattutto sulla natura dell’arte contemporanea e sul rapporto che essa intesse con i temi che attraversano la contemporaneità.
La mostra prosegue inoltre le riflessioni dell’artista sulla distruzione come parte necessaria per la creazione di nuove esperienze, riprendendo anche nel titolo il pensiero del filosofo veneziano Andrea Emo: nati quasi come esito dell’incendio che nel 1977 bruciò l’intera decorazione della sala, i dipinti sono infatti a loro volta destinati a scomparire al termine dell’installazione, in una metafora che riporta in superficie l’oscura stratificazione di miti millenari.
Il team Tosetto si è occupato dell’intero allestimento della mostra, con una pianificazione peculiare per porre opere di notevoli dimensioni in un contesto delicato come Palazzo Ducale: una sfida appassionante, che richiedeva di ideare un percorso che mettesse in evidenza la capacità di un luogo di memoria di generare dialoghi nuovi e di essere anche centro di cultura viva.
Img Courtesy: Andrea Avezzù
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